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giovedì 27 marzo 2008

Uomo incinto

Cito dal sito del Corriere della Sera, edizione del 26 marzo 2008.

OREGON (Stati Uniti) - L'incredibile storia che arriva dagli Stati Uniti ricorda vagamente il film «Junior» con Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito, dove il primo rimane "incinto" a causa di un eccezionale quanto fantascientifico esperimento di fecondazione artificiale. Thomas Beatie dell'Oregon è però un transessuale, ora al quinto mese di gravidanza, e sarà il primo uomo a partorire, scrive la stampa Usa.

FOTO COL PANCIONE - Thomas Beatie, che un tempo era una donna, è apparso sull'ultimo numero di The Advocate, magazine americano rivolto soprattutto ai lettori gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Nell'articolo Beatie descrive la sua particolare situazione e una foto lo ritrae col pancione alla sua ventiduesima settimana di gravidanza. Per cambiare sesso anni fa Beatie si sottopose ad un intervento di rimozione del seno e alla terapia ormonale con iniezioni di testosterone. Non ha però voluto far asportare gli organi femminili e qualche mese fa ha voluto sospendere le sue iniezioni bimensili decidendo così di fatto di rimanere "incinto". «La sterilizzazione non è un requisito fondamentale per la riassegnazione del sesso, così ho deciso di preservare il mio diritto a procreare», spiega. Una scelta derivata dal fatto che Nancy, la compagna di Thomas da 10 anni, non sarebbe stata in grado di portare a buon fine una gravidanza tanto desiderata, a causa di una grave endometriosi che l'aveva colpita in giovane età.

«LA GRAVIDANZA? È UNA SENSAZIONE INCREDIBILE» - Oggi la coppia piuttosto che adottare un bambino ha deciso di concepirne uno: «Sono transgender, legalmente uomo e sposato con Nancy», dichiara Thomas, dalle pagine della rivista americana. E la voglia di un bambino è stata più forte di tutti gli ostacoli che gli si sono presentati davanti: «Quando abbiamo deciso di avere un figlio, i nostri familiari sono rimasti choccati mentre molti medici ci hanno respinto. Per i vicini eravamo una coppia normale, ora non lo siamo più», dice, sostenendo che «desiderare un figlio non è una prerogativa femminile, ma fa parte dell'essere umano». Poi, un anno fa, con l'aiuto di un'inseminazione domestica (la gravidanza è stata resa possibile grazie ad una banca del seme, presso la quale la coppia ha acquistato alcune fialette di sperma) ecco reso possibile quello che per molti sembrava impossibile: «La gravidanza è una sensazione incredibile. Nonostante la mia pancia cresca giorno dopo giorno, io mi sento uomo e quando mia figlia nascerà, io sarò il padre e Nancy la madre». Il lieto evento è previsto per il mese di luglio.

Ho letto opinioni contrastanti in merito. Personalmente, sono dell'idea che se la natura ha delle leggi proprie un motivo c'è. Più andiamo avanti più cerchiamo di forzarla solo in virtù del nostro egoismo. Un pensiero particolare va a questa bimba, che dovrà vivere una situazione veramente difficile e che sarà continuamente giudicata solo per l'essere venuta al mondo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente una persona che la pensa esattamente come me!

Anonimo ha detto...

Io temo che i pregiudizi si trovino solo nella testa delle persone, non nella natura che crea essa stessa pulsioni e amori. Questo è certamente un eccesso poco condivisibile, ma in un discorso più ampio mi trovi in disaccordo. Irene.

Fabrizio ha detto...

Non ho capito quali pregiudizi hai riscontrato in me! Io non condivido buona parte delle scelte fatte "contro natura", ma le rispetto, finchè queste non vadano a toccare terze persone. D'altronde, ognuno è libero di fare quel che vuole, in qualunque ambito, finchè la cosa riguarda soltanto la persona interessata.

Nel caso in questione (ma non è mica l'unico) c'è di mezzo una figlia. Hai idea cosa dovrà passare questa povera creatura?

@Santina: noi siamo sempre d'accordo! :P

Anonimo ha detto...

Penso solo che il male che dovrà passare starà più negli occhi di chi vede la situazione dall'esterno, che nell'affetto che un genitore, come ogni altro, le darà. Voglio dire che se non fossimo noi a decretare come innaturali certi comportamenti (anche se sicuramente questo caso esula dal semplice contesto omosessuale), non riterremmo scandalosa questa nascita. Se fossimo in grado di guardare semplicemente le persone, senza chiederci con chi fanno sesso e perché, non esisterebbe il problema. Dobbiamo educarci al rispetto, pensare a quanta sofferenza arrechiamo a chi ha solo scelto un amore diverso dal nostro. Sempre Irene!